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La mia rubrica personale

La tossiemia, l’infiammazione, la malattia

Conoscere per prevenire

La Tossiemia

Ci ammaliamo perché noi stessi abbiamo avvelenato il nostro corpo (tossiemia) e, nella realtà, non esiste nessuna cura convenzionale, ma solo la capacità naturale del corpo umano di curarsi e ripararsi da sé con l’eventuale aiuto della natura amica.
La salute è lo stato normale dell’essere umano, mentre la malattia non è altro che il tentativo del corpo di ritrovare la salute, più precisamente sono sforzi per liberarsi dalla tossiemia attraverso febbri, tosse, vomito, diarrea, eruzioni cutanee, infiammazioni, emicranie, dolori articolari, stanchezza, insonnia, agitazione, sudore, convulsioni ecc.
Man mano che lo stato di intossicazione cresce, l’energia vitale si abbassa in modo inversamente proporzionale e così gli organi preposti all’eliminazione delle scorie (fegato, pancreas, reni) a un certo bel momento, sovraccarichi ormai di troppo lavoro, smettono di funzionare normalmente consentendo dunque l’aumento ulteriore di pericolosi scarti in circolo per tutto il corpo.
Assistiamo allora ad un perverso gioco del gatto che si morde la coda: per eliminare le tossine occorre energia, ma le troppe tossine inibiscono l’energia che così non potrà più essere d’aiuto per la loro eliminazione.
Il tentativo del corpo di buttar fuori i veleni attraverso tutti quei sintomi sopra descritti, non andrebbe soppresso attraverso l’utilizzo dei soliti farmaci, bensì andrebbe lasciato che sia senza interferenza alcuna, ricorrendo solo a qualche aiuto naturale come bere acqua e riposare.
Non è dunque un microbo, o un virus piuttosto che un batterio, a mettere a rischio la salute di un individuo, bensì la carenza dell’energia vitale che combatte gli agenti esterni rendendoli inoffensivi; la carenza dell’energia vitale, lo ricordiamo, è sempre e solo dovuta a stato tossico persistente come conseguenza di cattive abitudini in campo alimentare, farmacologico, oltreché al continuo stress e alla mancanza di sano movimento fisico, con la nefasta conseguenza di innescare quei pericolosi processi infiammatori acuti e poi cronici, a vari livelli e sui vari organi: le malattie hanno origine all’interno e non all’esterno del corpo, dunque la causa principale è sempre da ricercare dentro di noi.

 untitled.pngL’Infiammazione


A questo punto sarà bene introdurre un concetto importante, quello della cosiddetta “infiammazione incontrollata”, ovvero la “infiammazione minima persistente -low grade inflammation- “, fenomeno alla base di una quantità assai ampia di malattie: dalle patologie autoimmuni a quelle cardiovascolari, neurologiche, oncologiche.
L’infiammazione è un processo reattivo verso agenti patogeni, di qualsiasi natura, attraverso il quale l’organismo si difende attivando il sistema immunitario.
Che l’infiammazione possa essere una situazione utile all’uomo sembrerebbe una affermazione assurda, abituati come siamo ad usare in medicina convenzionale il maggior numero possibile di farmaci antiinfiammatori per sopprimere l’infiammazione.
Eppure l’infiammazione è proprio un meccanismo di disintossicazione per mezzo del quale vengono bruciate tossine in eccesso accumulate nel tessuto intercellulare, cioè nel mesenchima, permettendo così la sopravvivenza.
Solo nel caso in cui, a causa di un alterato meccanismo di regolazione, lo stato infiammatorio si prolunghi nel tempo, l’infiammazione può diventare nociva e risultare implicata nella patogenesi di numerose malattie.
Più in dettaglio, l’infiammazione può essere definita di tipo acuto o cronico.
L’infiammazione acuta rappresenta la risposta immediata ad un agente dannoso, è di durata relativamente breve, da pochi minuti ad alcuni giorni ed è, come dicevamo poc’anzi, assolutamente utile.
L’infiammazione cronica è generalmente il risultato di stimoli persistenti ed è di durata più lunga.
In alcuni casi può essere preceduta da una fase iniziale di infiammazione acuta, altre volte inizia in maniera asintomatica e con una intensità ridotta.
L’infiammazione cronica può verificarsi in seguito ad infezioni persistenti dovute a microorganismi che riescono a sfuggire al controllo del sistema immunitario o in seguito all’esposizione prolungata ad agenti potenzialmente tossici di origine esogena o endogena, oppure a causa di fenomeni autoimmuni.
La presenza di un’infiammazione persistente, anche di minima entità, può creare le condizioni per lo sviluppo di alcune patologie e soprattutto può contribuire al loro mantenimento, o interferire pesantemente con la loro guarigione.
Un buon sistema per tenere sotto controllo l’infiammazione e le sue nefaste conseguenze è, come più volte ribadito, quello di cambiare lo stile di vita, curare l’alimentazione e l’attività sportiva, esporsi all’aria e alla luce, predisporre la mente ai pensieri positivi e, perché no, vivere divertendosi! 

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La Malattia

Per collegarci ora al concetto di malattia, partiamo dal presupposto che i dolori, le infiammazioni, la febbre ci dicono che qualcosa và cambiato nel nostro modo di essere e nella nostra vita: tutte le malattie nascono da emozioni negative che, col tempo, ci stressano, ci intossicano e alterano il fisiologico funzionamento delle ghiandole endocrine, portando a una pericolosa disregolazione del sistema immunitario, del metabolismo, del sistema neurovegetativo.
La malattia è l’espressione di un rifiuto della vita: d’altra parte a ben pensarci mangiando male, pensando male, rendendo immobile e statico il nostro corpo noi stiamo impedendo alla vita di entrare in noi, dunque la rifiutiamo.
Possiamo quindi affermare che ogni disordine lesionale o biologico è iniziato molto tempo prima, con uno squilibrio dell’energia ma che da qui è facile entrare in un vortice senza scampo, tipo il gatto che si morde la coda, poiché la stessa lesione, una volta costituita, può a sua volta indurre disordini energetici permanenti (i quali a loro volta producono altre lesioni e così si riparte come un circolo vizioso…).
La predisposizione ad ammalarsi si forma dunque negli anni, stravolgendo il nostro “terreno” biologico naturale, con le cattive abitudini dello stile di vita dovuti ad una profonda disarmonia spirituale della persona, non più in sintonia con il mondo che la circonda, anzi spesso in situazioni conflittuali come proiezione del proprio essere interiore che è confuso, materiale, poco amorevole verso sé, verso gli altri e verso la (nostra) madre natura.

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